Non è stata individuata una causa Specifica e unica delle patologie cardiovascolari ma piuttosto dei fattori di rischio che aumentano la probabilità di un evento avverso, tra cui l’infarto cardiaco è il più pericoloso. Si dividono in modificabili e non, come spiegato di seguito.
I fattori di rischio cardiovascolari non modificabili
Parla di fattori di rischio cardiovascolare non modificabili per includere tutte quelle caratteristiche congenite e innate su cui c’è ben poco da fare. All’interno di questa categoria rientrano, ad esempio, il genere Tenendo presente che gli uomini sono statisticamente più colpiti da infarto rispetto alle donne. Inoltre, le persone anziane spesso hanno problemi di cuore perché l’età è un altro fattore di rischio. Se una persona dovesse essere in remissione dopo un infarto, a casa sarebbe meglio essere seguiti da un infermiere a domicilio a Napoli Il quale può occuparsi della somministrazione dei farmaci nelle modalità, dosi e tempistiche previste oltre che alla fisioterapia.
Tra i fattori di rischio non modificabili, si contano anche la familiarità e il diabete, in particolare di tipo II.
I fattori di rischio cardiovascolari modificabili
Oltre ai fattori di rischio non modificabili, esistono anche quelli modificabili cioè quelli su cui è possibile intervenire per ridurre la probabilità di sviluppare patologie a carico del sistema cardiovascolare. Alcuni esempi possono essere il peso e l’obesità che sono strettamente legate alla dieta. In particolare, una dieta ricca di elementi di origine animale possono comportare un aumento di peso e soprattutto di colesterolo, un denso grasso che si deposita nelle arterie fino a tapparle bloccando l’afflusso di sangue diretto al cuore.
Inoltre, occorre spendere qualche parola in più anche su altre abitudini errate a partire dal fumo che oltre a giocare un ruolo decisivo nella salute cardiovascolare, può portare a un aumento di probabilità di ischemie e ictus cerebrali.
Infine, si conta anche la sedentarietà Tra i fattori di rischio legati a maggiori probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari tra cui l’infarto cardiaco ma anche ipertensione arteriosa oppure le aritmie che causano un ritmo irregolare del cuore.